No, non tutti. Possono essere privi di PAO prodotti in particolari confezioni, come monodose (evidentemente destinati ad essere aperti e immediatamente consumati in un’unica applicazione), o aerosol (dove non vi è contatto tra contenuto ed ambiente esterno). Rientrano tra questi prodotti anche prodotti che per le loro caratteristiche formulative non sono esposti a degradazioni indesiderate…
Nella maggior parte dei casi, evidenti segni di alterazioni prima che sia trascorso il tempo dall’apertura indicato sulla confezione, sono dovute ad un uso improprio del cosmetico. Qualora vi siano dei dubbi può rivolgersi alla sua Incaricata che ci farà pervenire il campione per poterlo analizzare.
Quando il cosmetico è stato aperto, elementi esterni, come ossigeno e microrganismi, potrebbero interagire con esso e comprometterne la qualità. Per esempio, i cosmetici ad alto contenuto di acqua, dopo l’apertura sono particolarmente suscettibili all’attacco da parte dei microrganismi. Non bisogna, comunque, dimenticare che i cosmetici hanno un proprio “sistema di difesa”, di cui fanno…
Il PaO non va preso come indicazione assoluta. L’esperienza insegna che un cosmetico, se utilizzato e conservato correttamente, può mantenere la sua validità anche per un tempo superiore a quello riportato in etichetta. Tuttavia, nel caso in cui un cosmetico, conservato per un lungo periodo, mostri evidenti segni di alterazione dell’aspetto e dell’odore, è preferibile…
La legislazione impone ai produttori di indicare solo se la stabilità del prodotto è inferiore a 30 mesi.Nel caso di prodotti con una durata di più di 30 mesi, ed è il caso della maggior parte dei nostri prodotti, una regolamentazione europea richiede di indicare il Periodo dopo l’apertura (PAO), con un piccolo simbolo: un…
No, la norma è applicabile attualmente solo nell’Unione Europea. Bisogna dire però che sono da anni in atto attività di cooperazione scientifica congiunte fra UE, USA e Giappone nella ricerca e convalida di test alternativi.
La legge è estremamente chiara: a partire da marzo 2009 sono vietati in tutta l’Unione Europea i test su animali per nuovi ingredienti cosmetici. Il divieto per i prodotti finiti era in vigore già dal 2004, anche se l’industria cosmetica non li utilizzava più dagli anni ’80.
Abbiamo una grande responsabilità non solo nei confronti delle persone e delle famiglie che ci scelgono tutti i giorni, ma anche dell’ambiente.Ragion per cui, la sicurezza dei nostri prodotti e dei loro ingredienti per noi è fondamentale.I test necessari per valutarla non comportano alcun esperimento sugli animali, eccetto i rari casi obbligatori per legge, cui…
Il regolamento europeo sulle sostanze chimiche, REACH, realizza il giusto equilibrio tra una migliore comprensione della pericolosità delle sostanze chimiche e, nel contempo, l’obiettivo di evitare sperimentazioni inutili sugli animali. La sperimentazione sugli animali ai fini di una migliore conoscenza delle sostanze chimiche è considerata l’ultima risorsa. I dichiaranti possono effettuare nuovi test solo quando…
Vi confermiamo ben volentieri che noi non testiamo e non siamo promotori di test su animali.D’altronde, investiamo molto nei programmi di ricerche sui metodi alternativi ai test sugli animali.A partire da marzo 2009 sono vietati in tutta l’Unione Europea i test su animali per nuovi ingredienti cosmetici.Il divieto per i prodotti finiti era in vigore…