Romanzo che si legge in 2 ore ma intriso di spunti interessanti.
Intreccio di storie e personaggi che il subconscio trasforma dandogli connotati diversi da quelli reali.
La storia scorre veloce e si intuisce da subito quale sarà l’epilogo.
“Le mani sono grandi, anche troppo grandi per quel corpo minuto. Sono mani da contadino, nodose, contorte come un albero di ulivo. Il nero sotto le unghie racconta di mani infilate nella terra per anni, stagione dopo stagione, come un sacrificio all’esistenza. Indossa una giacca grigia, un po’ lunga e molto sgualcita. Anche i pantaloni sono grigi, ma di un grigio diverso, più chiaro. Gli guardo i piedi e, come se me l’aspettassi, indossa un paio di scarponi pesanti allacciati stretti fino in cima. La pelle sembra essere stata lucidata da poco, come a nascondere i segni, le macchie, i tagli di chissà quanti chilometri e di chissà quali strade impervie e ciottolose.”
Paolo Navi